E’ guerra, anche legale, tra l’Ausl 7 di Ragusa e L’Ufficio della Diocesi di Noto per i problemi sociali e del Lavoro, per la questione riguardante la manutenzione dei filtri di condizionamento dell’aria per le sale operatorie di Chirurgia, Ginecologia ed Ortopedia dell’Ospedale “Maggiore” di Modica. . Il direttore generale dell’Azienda, Fulvio Manno, ha, infatti, presentato querela contro ignoti per diffamazione ed ingiurie, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modica. Tutto era scaturito da una notizia sulla cattiva gestione dei filtri che il direttore sanitario del nosocomio, Raffaele Elia, aveva subito smentito. “I filtri – aveva sottolineato quest’ultimo – sono regolarmente cambiati e il livello di purezza dell’aria immessa nelle sale operatorie è del 99,999 per cento. I locali in cui sono posti i macchinari non sono accessibili al pubblico, ma solo al personale autorizzato, né ci sono attrezzature che giacciono abbandonate in locali fatiscenti”. L’accusa, però, sarebbe stata reiterata nella rivista dell’Ufficio della Diocesi di Noto per i Problemi Sociali e del Lavoro, “Lavoro è Dignità”, attraverso un redazionale, corredato da foto. “Lo stampato – dice Manno – tra l’altro, è stato oggetto di volantinaggio all’interno del “Maggiore” con il chiaro scopo di non lasciare nulla d’intentato per una massiccia diffusione e per aumentare il livello di allarme sociale. Considerato che tali atti configurano un notevole danno all’immagine istituzionale dell’Azienda e di chi la amministra, abbiamo dato mandato all’Avvocatura aziendale di sporgere querela per diffamazione, con riserva di costituzione di parte civile, nei confronti del direttore responsabile della testata, che è il Vescovo, Monsignor. Giuseppe Malandrino, Vescovo di Noto”. Una vicenda che, dunque, approderà con molta probabilità sulle scrivanie della magistratura inquirente chiamata a fare chiarezza sui fatti. “L’aver suscitato allarme e sfiducia in un’importante struttura sanitaria del territorio –dichiara Manno – punto di riferimento di un bacino d’utenza che comprende quasi tutto il territorio diocesano, senza avere accertato la veridicità di quanto affermato, può essere visto sotto la doppia chiave di lettura di cattivo giornalismo e/o di un’azione promossa con un chiaro interesse politico o economico, con suggeritori locali che si mimetizzano dietro la cortina del sociale o del sempre presente “spirito di servizio a beneficio della collettività”.
E’ guerra tra l’Ausl 7 di Ragusa e L’Ufficio della Diocesi di Noto per i problemi sociali e del Lavoro
- Aprile 20, 2007
- 3:41 pm
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