Rischio apertura a Scicli di una discarica per rifiuti pericolosi. Giuseppe Di Natale: “ennesimo atto di violenza nei confronti del territorio”.

E’ ormai un’ipotesi concreta quella dell’apertura a Scicli di una discarica per rifiuti pericolosi. Una nuova struttura che si andrebbe ad aggiungere alla discarica per rifiuti già esistente e che porterebbe all’ulteriore, inaccettabile, atto di violenza nei confronti del territorio sciclitano. Per dire no alla nascita di un’altra discarica a Scicli Rifondazione Comunista, associazioni, gruppi, sindacati e studenti hanno deciso di scendere in piazza. La mobilitazione di massa si terrà il 31 marzo e avrà carattere provinciale. Il candidato alla presidenza della provincia regionale di Ragusa, Giuseppe Di Natale, sostenuto da Verdi, Italia dei Valori, Socialismo è Libertà, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sposa in pieno la causa, anche se non potrà essere presente alla mobilitazione di sabato. “Appoggio la mobilitazione a carattere provinciale che sabato dirà chiaramente no all’apertura della discarica per rifiuti pericolosi. Mi dispiace solo di non poter essere anch’io presente, insieme ai componenti dei partiti che cercano soluzioni ecocompatibili al caso rifiuti, insieme ai tantissimi giovani, agli studenti, alle associazioni. A loro dico: avete il mio sostegno, insieme cerchiamo soluzioni al problema e le facciamo nostre nei cantieri per il programma per le elezioni provinciali” afferma Di Natale. “Ha ragione Marco Dimartino, segretario della federazione ragusana di Rifondazione Comunista, nel sostenere che l’errore di installare in un’area, che punta sul turismo, una discarica per rifiuti pericolosi sta a monte, alla Regione – afferma Di Natale. – Tutto parte con gli Ato ambiente che, nati da un’idea di gestione provinciale integrata dei rifiuti, si sono ridotti e trasformati, al solito, in un carrozzone burocratico. Oggi non esiste una programmazione del settore rifiuti, non si fa raccolta differenziata e le discariche sono piene all’orlo. Lo abbiamo già detto, secondo noi il pericolo di una seconda campania è reale”. Le discariche di Vittoria e Scicli chiuderanno a breve e rimarrà attiva solo Ragusa con la nuova discarica che dovrà accogliere i rifiuti di tutta la provincia. Questo significa che avrà vita non breve, ma brevissima. “La soluzione dei termovalorizzatori, propugnata dalla Regione come l’unica per risolvere il problema – continua Di Natale – nei fatti si presenta un’arma a doppio taglio: da una parte smaltirebbe i rifiuti, ma dall’altra la quantità di rifiuti da bruciare per far funzionare a pieno regime queste macchine è enorme, i costi per realizzare i termovalorizzatori sono altissimi e non vi sarebbe neanche una grande ricaduta in termini occupazionali (pochissime persone, una decina per termovalorizzatore, verrebbero impiegate per farlo funzionare). L’altro grande rischio è quello degli interessi da parte della mafia. Un rischio da non sottovalutare per nulla, specie nella nostra provincia che economicamente ricca e produttiva potrebbe attrarre le attenzioni degli ambienti malavitosi”.

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