TRUFFA ALLA LEGGE “488” SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA DI RAGUSA

Una società del settore della lavorazione del legno ed un suo fornitore sono finiti nel mirino dei finanzieri che hanno denunciato quattro persone, le quali, a vario titolo ed in concorso tra loro, dovranno rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche e, segnatamente, di 450 mila euro di finanziamenti previsti dalla legge 488 del 1992. Soldi pubblici finiti, illecitamente, nelle loro tasche. Controllo dei bilanci, concessioni di domande di agevolazione per l’erogazione dei finanziamenti, a carico di società iblee, che erano sospettate di aver commesso irregolarità. In particolare, l’attenzione dei finanzieri si è concentrata sull’acquisizione e l’analisi di una pratica di agevolazione finanziaria per la realizzazione di un complesso industriale nel settore della lavorazione del legno, presentata da una cooperativa e che celava anomalie non solo contabili, confermate poi, anche da indagini parallele svolte nei confronti di altri soggetti economici. Gli amministratori della società, in sostanza, per percepire i contributi stanziati dal Ministero delle Attività Produttive non mostravano, secondo le fiamme gialle, remora alcuna a certificare fittiziamente, l’acquisto di macchinari e sistemi software e nell’attestare versamenti di proprio capitale, mai avvenuti, per 600 milioni delle vecchie lire. Oltre a questo, gli uomini della Guardia di Finanza di Ragusa, hanno anche scoperto l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse a nome di una ditta di Ragusa, chiusa nel ’94, per 560 mila euro. Un lavoro illecito, fondato sull’impianto contabile non reale, che gli amministratori della società beneficiaria delle agevolazioni che, secondo la Finanza, avrebbe commesso ripetutamente inadempienze contabili

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