Conferenza di servizio al Comando dei VV.UU sulla Cavalcata di S. Giuseppe a Scicli

Conferenza di servizio, ieri alle 19.00, presso il Comando dei Vigili Urbani di Scicli, alla presenza, tra gli altri, del primo cittadino, Bartolomeo Falla, del vice-sindaco Enzio Muccio, del Comandante dei Vigili Urbani Franco Nifosì, dei veterinari dell’Ausl 7 di Ragusa dott.i Pietro Puma e Saro Puma, dell’assessore alla Manutenzione ed Ecologia, Bruno Occhipinti, del geom. Giuseppe Pisana dell’Ufficio tecnico, del parroco della parrocchia di S. Giuseppe, don Ignazio La China e di Valentina Raffa, delegata provinciale dell’Oipa, per discutere delle soluzioni da adottare durante la ‘Cavalcata di S. Giuseppe’ al fine di garantire maggiore sicurezza ad uomini ed animali. È stato deciso di transennare parte del percorso, per renderlo più sicuro, per la precisione nei tratti in cui si concentra la maggior parte della gente per assistere alla manifestazione, sì da evitare, al fine di salvaguardare l’incolumità fisica delle persone, che qualcuno possa immettersi nel percorso e magari toccare e infastidire i cavalli. Il sindaco, come ogni anno, emetterà un’ordinanza che invita al rispetto dell’ordine e dell’ordinamento emanato dalla Parrocchia, che ammette alla sfilata esclusivamente i cavalli bardati e quelli con filare e campanacci. Il sindaco Falla si è impegnato, inoltre, ad inserire nell’ordinanza il divieto per i non iscritti di percorrere le strade della città interessate dalla manifestazione, il divieto di partecipare per coloro che per motivi sanitari non sono stati ammessi da parte dei veterinari dell’Ausl e, per la prima volta quest’anno, l’obbligo che il cavallo sia accompagnato da un fantino e da due palafrenieri, rendendo in tal modo ufficiale il regolamento annuale emesso dal parroco La China. Coloro che per motivi di ordine sanitario verranno esclusi dalla manifestazione, avranno l’obbligo di allontanarsi per non contravvenire all’art. 650 del codice penale e quindi andare incontro alle sanzioni penali previste dalla legge. Quest’anno per la prima volta l’Ufficio tecnico, su richiesta dell’Ausl e dell’Oipa, metterà a disposizione un mezzo con gancio che possa permettere lo spostamento di un cavallo da soccorrere qualora succeda un incidente e, nella zona adiacente al Teatro, è prevista la presenza di un camion per l’eventuale trasporto dell’animale altrove per essere curato. La parrocchia, inoltre, non effettuerà, quest’anno, per la prima volta, il consueto sorteggio di un cavallo e di un maialino, “per non dare adito – ha detto il parroco La China – di pensare ad un animale come oggetto”. “Il dialogo apertosi quest’anno tra le varie parti interessate allo svolgimento al meglio della ‘Cavalcata di S. Giuseppe’ – ha detto Valentina Raffa, delegata provinciale dell’Oipa – ha portato ad un confronto civile e a prevedere qualche misura in più di sicurezza per tutelare la vita umana ed animale. L’Oipa è pienamente d’accordo col sindaco Falla, del quale ha apprezzato la disponibilità al confronto, che di certo negli anni successivi si potranno adottare altre misure di sicurezza e migliorare altre sfaccettature della festa, per ottenere quella tranquillità totale che ancora manca, ma che di certo è maggiore rispetto agli anni precedenti. ‘Il segreto del successo è la perseveranza verso lo scopo’ diceva Benjamin Disraeli, e credo che a decorrere dall’edizione 2007 della ‘Cavalcata di S. Giuseppe’ si siano poste le basi per perseverare nel raggiungimento dello scopo: la salvaguardia totale dell’incolumità fisica di uomini ed animali. Le grandi opere si conquistano a piccoli passi alla volta, e passo dopo passo arriveremo, solo collaborando tutti insieme Comune-Ausl e associazioni animaliste, allo scopo prefissatoci. Spero proprio che l’ordinanza del primo cittadino sia fatta rispettare a dovere quest’anno da chi di competenza, ma è da dire che i Vigili Urbani hanno dato grande disponibilità perché ciò avvenga, e la scelta del parroco La China di non sorteggiare animali-oggetto fa sperare nella nascita di nuove sensibilità che già caratterizzano gran parte della popolazione, e che prima o poi, sono certa, contageranno anche le persone più legate alla tradizione, in quanto si comprenderà come la tradizione si può preservare anche potenziando le misure di sicurezza per tutti e dunque il rispetto per la vita in generale”.

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