Il deputato nazionale dell’Udc sottoscrive un appello per chiedere all’Ars la celere approvazione del disegno di legge che sveltirà le procedure amministrative per il superamento dell’esame di impatto ambientale

Il deputato nazionale dell’Udc, Giuseppe Drago, invita l’Assemblea Regionale Siciliana ad approvare, nella seduta odierna, il disegno di legge relativo alle disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche nei siti di interesse comunitario e nelle zone di protezione speciale. Il rischio è quello di perdere i finanziamenti da parte delle imprese beneficiarie dei finanziamenti della legge 488. "Il disegno di legge in questione – spiega l’Onorevole Drago – prevede che, rispetto alla stessa area di insediamento, la Valutazione di Impatto Ambientale sia esperita una sola volta e per tutte le imprese ricadenti nel sito. In tal modo si eviterà l’inutile trafila burocratica che costringe gli imprenditori ad attendere mesi per un parere che ha tempi lunghi di istruzione e che comunque finisce per essere banalmente ripetitivo. Condividiamo la necessità di tutela delle aree che hanno avuto il riconoscimento di Siti di Importanza Comunitaria e di Zone di Protezione Speciale, ma è importante consentire la prosecuzione e il rilancio dell’attività economica alle aziende che insistono in tali aree, e che attraversano talvolta una situazione di stallo se non di crisi economica". Le zone Sic e Zps, in Sicilia, sono in totale 218. Solo una parte di esse ospita insediamenti produttivi. In provincia di Ragusa il caso di maggiore criticità è rappresentato dall’area Asi di contrada Maganuco, dove molte aziende corrono il rischio di perdere il finanziamento della 488 in attesa della Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione.

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