Incontro a Roma riguardo i postali assunti fuori provincia con contratto trimestale

Una delegazione di rappresentanti della Scuola Diocesana di Formazione Sociale e Politico “Giorgio La Pira” composta dai sacerdoti modicani Giuseppe Di Rosa, Giovanni Stracquadanio e Salvatore Cerruto, e due rappresentanti dei dipendenti delle Poste, Antonino Liuzzo e Giovanni Gangi, guidata dall’onorevole Riccardo Minardo ha incontrato a Roma, nella sede del Ministero delle Comunicazioni, il capo della segreteria del Ministro Gentiloni, Bonaccorsi. Sul tappeto le annose questioni che riguardano i postali assunti fuori provincia con contratto trimestrale in tutta la Regione Sicilia. Minardo ha fatto rilevare che molti addetti al recapito sono costretti ad accettare la mobilità fuori provincia e fuori regione, quindi parecchio lontano dai comuni di residenza, con orari più lunghi rispetto ai colleghi e disagi non indifferenti. “Assistiamo tutti i giorni – ha sottolineato Minardo – al doppio esodo di lavoratori che dalla provincia di Ragusa vanno in altre province come Palermo, Agrigento e Catania e viceversa con l’aggravante che queste persone sono costrette a recarsi molto presto nelle proprie sedi di lavoro, rendendo meno e, nel caso dei portalettere, conoscono poco o niente il territorio. Tutto ciò non ha una logica, penalizza non solo i lavoratori ma anche gli utenti”. La delegazione ha chiesto di rivedere tutta la questione relativa al personale con un riassetto serio; in questo modo ci guadagnerebbero gli utenti per un servizio più puntuale, l’azienda che avrebbe un costo inferiore e i lavoratori che sarebbero più sereni. Un’altra delicata questione affrontata è stata quella relativa ai dipendenti delle poste assunti con contratto trimestrale, i quali nella vertenza contro l’Amministrazione delle Poste hanno avuto ragione dal Tribunale del Lavoro, che ha sentenziato la riassunzione risarcendoli dello stipendio non corrisposto, relativo al periodo di sospensione da parte dell’Ente Poste. “Succede – è stato detto – che dopo tale sentenza sono state messe in atto delle vere e proprie punizioni nei confronti dei ricorsisti i quali sono stati messi in servizio con trasferimenti appositamente studiati per creare disagi ai lavoratori e alle loro famiglie destinandoli fuori provincia e fuori regione”. Si è registrata la massima disponibilità della Bonaccorsi a valutare tutta la vicenda la quale ha comunque sottolineato che il Ministero delle Comunicazioni interverrà con il controllo della gestione e sul servizio di poste italiane mentre ha inviato i presenti a coinvolgere anche il Ministero del Lavoro relativamente al problema delle risorse umane.

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