STRATEGICO IL SISTEMA RAGUSA-CATANIA PER LA GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE IBLEE. STORNELLO: DOPO CATANIA-COMISO, QUANDO IL SISTEMA CATANIA-POZZALLO PER IL PORTO?

L’aggiudicazione del pacchetto di maggioranza della SOACO da parte della SAC di Catania conferma l’importanza strategica che ha il sistema Ragusa-Catania nella gestione delle infrastrutture iblee: bisogna adesso estendere questo schema al porto di Pozzallo. Lo afferma il consigliere generale del consorzio ASI di Ragusa Gianni Stornello, fra i promotori, quattro anni fa, della proposta di creare un’Autorità portuale unica fra Pozzallo e Catania. Una proposta che, alla luce del fatto nuovo della presenza catanese nella SOACO, per il rappresentante del consorzio ASI può essere ancora realizzata. “Non eravamo dei visionari e neppure i servi sciocchi dei catanesi – dichiara Stornello – ma soltanto gli anticipatori di un processo che nella portualità è ad un’avanzata fase di realizzazione in Lazio, Liguria, Puglia, Toscana, nell’Alto Adriatico. A distanza di anni lo vediamo anche in Sicilia, su altri fronti. L’operazione aeroporto – aggiunge il consigliere ASI – è stata condotta con grande coraggio e determinazione dal sindaco di Comiso Digiacomo che ha saputo neutralizzare i tentativi di sabotaggio messi in atto più volte. Se la SAC ha fatto uno sforzo finanziario notevole, distanziando di ben 5 milioni di euro l’altra “corazzata” partecipante alla gara, un motivo c’è: ed è l’insieme di elementi importanti che le sinergie hanno nel gestire una rete di infrastrutture. A partire dal fatto che si crea un sistema non solo fra due scali, ma soprattutto fra due territori che, per alcuni aspetti, hanno caratteristiche simili. Se certa politica avesse avuto il dono della lungimiranza e avesse colto il significato strategico dell’Autorità portuale Pozzallo-Catania – dichiara Stornello – oggi la situazione del porto di Pozzallo sarebbe ben diversa. Lo scalo ibleo sarebbe inserito nei circuiti internazionali, avrebbe risolto da tempo il problema ancora in essere della messa in sicurezza che ne limita la fruibilità, sarebbe dotato di quelle strutture che sono di straordinaria ovvietà come l’attracco ro-ro per l’imbarco e lo sbarco dei tir, la cui mancanza è un danno incalcolabile per un territorio come il nostro che ha una grandissima concentrazione di imprese di autotrasporto, la stazione marittima non sarebbe una chimera e forse lo stesso raccordo ferroviario avrebbe avuto miglior sorte. Insomma il nostro porto sarebbe un grande fattore di sviluppo e di crescita per la provincia. Il progetto di un sistema fra Catania e Pozzallo è ancora fattibile, anzi – conclude il consigliere Stornello – è agevolato dalle misure previste nella legge finanziaria e rafforzato, nelle linee di fondo, dalla gestione “sistemica” degli aeroporti di Catania e di Comiso. Per il porto di Pozzallo si archivino definitivamente gli esperimenti fallimentari e clientelari e si facciano scelte coraggiose che saranno, queste sì, di grande impulso per il porto di Pozzallo e in linea con i tempi”.

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