Modica: Presentato all’Ato Ambiente il progetto sul centro comunale di raccolta provvisorio

In riferimento alla trasmissione all’Ato Ragusa Ambiente S.p.A. per l’approvazione, del progetto ( elaborato dall’Ufficio Ecologico dell’Ente) per la realizzazione di un centro comunale di raccolta provvisoria , nelle more che venga realizzato il centro raccolta permanente del Comune, ritengo, come assessore all’Ecologia e alle Politiche Ambientali, di rendere note alcune riflessioni: “ L’obiettivo del servizio, ove dovesse essere accolto positivamente il nostro elaborato, è quello di ottenere,a regime, una raccolta differenziata più ampia rispetto a quella attuale. Si genererebbe un circolo virtuoso secondo il quale i proventi nelle casse comunali, provenienti dai consorzi di filiera che acquisterebbero i prodotti riciclabili, determinerebbero una spesa sensibilmente minore per lo smaltimento in discarica e quindi una conseguente riduzione dell’importo della Tarsu che determinerebbe incentivi per tutti i cittadini che effettuano direttamente la raccolta. L’obiettivo è di creare un nuovo sistema di raccolta di rifiuti, pertanto,con la collaborazione di tutti e grazie alle nuove tecnologie e alla ricerca in ambito ecologico, saremo in grado di mettere in atto l’antico principio per cui in natura tutto si crea e nulla si distrugge, ma ( quasi) tutto si trasforma. Il ragionamento che intendiamo portare avanti si fonda su due buone azioni, tra le più utili e semplici, da applicare al fine di ridurre i rifiuti alla fonte e a destinazione finale, evitando il sovraccarico delle discariche: in primo luogo, un’accurata raccolta differenziata può facilitare molto il recupero dei rifiuti che, una volta separati nelle diverse categorie, possono essere riciclati e destinati ad un secondo utilizzo in maniera più semplice. E se ci si proponesse di diminuire alla fonte la quantità di rifiuti e quindi di inquinamento, allungando la vita dei nostri oggetti ? E’ semplice e perché no, creativo e interessante, destinare un secondo e differente uso ai nostri vecchi oggetti, appunto secondo il metodo del riuso, che ci permette di utilizzare di nuovo cose già usate destinandole ad altre funzioni anche diverse dalle primitive, contribuendo così a diminuire il flusso dei rifiuti destinati allo smaltimento finale, rimettendo sul mercato un bene già usato, il cui ciclo di vita sarà allungato in accordo col principio di un uso più sostenibile delle risorse. Il principio del non inquinamento e del blocco dei vecchi oggetti prima che diventino rifiuti, rimane, ma in questo caso ciò che viene ritenuto da buttare per noi, può essere interessante per qualcun altro, disposto ad acquistare, scambiare e donare qualcosa in cambio. Ecco così che la nostra vecchiaia collezioni di fumetti potrà essere scambiata, anziché gettata via, con un vecchio film in videocassetta o ancora, regalata ad un altro riutilizzatore come noi. Quello che propongo è un metodo utile quindi non soltanto alla riduzione dei rifiuti ma positivo e ottimo anche per ripensare a un rapporto con i nostri oggetti, per diminuire le spese nell’acquisto di qualcosa di nuovo, che magari possiamo ottenere con un metodo più favorevole all’ambiente e meno dispendioso e per dare una mano concreta alla lotta contro l’inquinamento, anteponendosi allo smaltimento dei rifiuti e alla raccolta differenziata.” Il progetto prevede lo stoccaggio e la messa in riserva dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, compresi quelli abbandonati, l’importante novità si registra nel fatto che anche i cittadini potranno portare gratuitamente tutti i tipi di rifiuti in modo differenziato, compresi quelli ferrosi, lignei, etc.

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