CORTE D’APPELLO CONFERMA SENTENZA CONTRO DIPENDENTE COMUNALE MODICA

La Corte d’Appello di Catania accoglie l’eccezione della parte civile e conferma la pena deliberata nel processo di primo grado nei confronti del sessantenne modicano Vincenzo Bellaera, difeso dall’avvocato Giovanni Di Pasquale, anzi lo condanna al pagamento delle ulteriori spese processuali. Bellaera era accusato di avere danneggiato volontariamente le gomme di un proprio superiore, tagliandole con un coltello. Parte offesa era il funzionario del Comune di Modica, Bruno Blandino, che in giudizio si era costituito attraverso l’avvocato Salvo Maltese. I fatti risalgono all’estate del 2003. L’uomo, molto probabilmente, non gradiva le imposizioni del suo diretto superiore e per questo avrebbe pensato di dimostrare la propria intolleranza verso quest’ultimo. Qualche disposizione mal tollerata dall’imputato, la contrapposizione con il funzionario ed il desiderio di vendetta, secondo l’accusa, avrebbero indotto l’uomo a danneggiare l’autovettura del Blandino. Quest’ultimo per un paio di volte trovò i pneumatici del proprio veicolo, lasciato in sosta, perforati. Nel mese di luogo del 2003, dopo avere lasciato ancora il veicolo parcheggiato nei pressi del Municipio, chiese ad un amico di “dare un occhio” all’autovettura. Quando tornò ebbe ancora la sgradita sorpresa di trovare ancora la gomma danneggiata. L’incaricato gli confermò di avere visto l’imputato abbassarsi nei pressi dell’utilitaria. In primo grado, il giudice di pace del Tribunale di Modica, Elena Suma, lo aveva condannato a trecento euro di multa, risarcimento dei danni pari a quattrocento euro e risarcimento in favore della parte civile. L’eccezione, in Appello, circa l’inappellabilità era stata sollevata dall’avvocato Maltese

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