Modica: Maltrattamenti in famiglia e minacce telefoniche. Rinvio a giudizio

Maltrattamenti in famiglia e minacce telefoniche. Per queste accuse il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale, Michele Palazzolo, ieri ha rinviato a giudizio il cinquantenne modicano A.C., difeso dall’avvocato Giovanni Di Pasquale del Foro di Ragusa. L’uomo dovrà comparire per il giudizio davanti al giudice monocratico, giovedì 14 giugno. A denunciarlo fu la moglie a seguito dell’ultimo episodio che poteva sfociare in una tragedia ed accaduto il 12 agosto del 2003. I due, che hanno in corso una separazione civilistica, avevano continui scontri. La donna, che insieme ai due figli, uno dei quali minorenni, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Loredana Calabrese, sostiene di essere stata continuamente vessata dall’ex congiunto e che dopo la separazione avrebbe subito continue minacce anche per via telefonica. Nell’agosto di quattro anni fa, la situazione sarebbe precipitata allorquando, secondo l’accusa, l’uomo, probabilmente in stato di ebbrezza, impugnò una spranga di ferro minacciando la presunta vittima di morte. La malcapitata trovò rifugio presso l’abitazione di alcuni amici, che la ospitarono fino all’arrivo dei carabinieri. I Militari dell’Arma bloccarono l’indagato ancora con la spranga in mano, rivolta stavolta nei confronti del figlio maggiorenne che cercava di difendere la madre. Scattò il deferimento all’autorità giudiziaria. Il Gup, in buona sostanza, ha accolto la richiesta del pubblico ministero, alla quale si è associato anche l’avvocato Calabrese

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