Scicli: ALBERGO DENTRO LA FORNACE PENNA: IL COMMISSARIO DELLO STATO IMPUGNA LA FINANZIARIA REGIONALE Soddisfatto il sindaco Falla.

“Un sospiro di sollievo”. Il sindaco di Scicli Bartolomeo Falla plaude alla decisione del Commissario dello Stato di impugnare l’emendamento contenuto nel provvedimento omnibus della Finanziaria regionale che permetteva ai privati proprietari di ruderi che sorgono entro 150 metri dal mare di costruire e utilizzare i volumi presunti per strutture ricettive “Una legge ad hoc, che avrebbe dato il via libera al progetto di albergo dentro l’ex Fornace Penna di contrada Pisciotto a Sampieri, un rudere, di proprietà di privati, che sorge entro 150 metri dal mare” –spiega il sindaco Falla-. All’ufficio tecnico comunale, nel corso degli ultimi cinque anni, sono stati presentati due progetti successivi, da parte di gruppi di progettazione diversi, per realizzare dentro le mura cadenti della Fornace, con un’opera di ricostruzione del manufatto attraverso l’artificio del “falso storico”, una struttura ricettiva di duecento posti letto. Il Comune ha sempre detto no. “La Fornace Penna è gravata da un numero di vincoli pari a quelli del Colosseo”, prosegue il sindaco: “Il vincolo paesaggistico, quello monumentale, quello della distanza entro i 150 metri dal mare, e il vincolo apposto tre anni fa dall’ex assessore regionale Fabio Granata, come “luogo del cinema”, dato che la Fornace è conosciuto come la “mannara” del Commissario Montalbano. “In una seduta d’aula avvenuta nottetempo, la maggioranza all’Ars aveva approvato un emendamento che dava il via libera all’albergo, prescrivendo che i privati proprietari di ruderi che pure ricadono entro i 150 metri dal mare, avrebbero potuto utilizzare i volumi urbanistici precedenti e costruire strutture ricettive. Una misura che sembra essere stata pensata per la Fornace Penna. Per fortuna c’è il Commissario dello Stato, che tra i pochi articoli della Finanziaria regionale che ha impugnato, ha scelto proprio questo, per manifesta illegittimità. La legge infatti impedisce, al di là del valore culturale, storico e monumentale dei ruderi, di costruire entro il limite dei 150 metri dalla battigia”.

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