Modica: Cavallino in difesa degli autisti di scuolabus

I dipendenti della società mista, la Multiservizi, che svolgono il servizio di trasporto degli alunni delle scuole elementari tramite gli scuolabus, non sarebbero tutelati. E’ l’ex assessore Tato Cavallino, in una lunga lettera inviata al sindaco, ad evidenziare lo stato di disagio che vivono i lavoratori, soprattutto, da quando parte dell’autoparco è stato trasferito nel parcheggio di viale Medaglie d’Oro. Quì non ci sarebbero le condizioni che permettono ai lavoratori di potere sostare agevolmente nel lasso di tempo che intercorre tra l’accompagnamento a scuola degli alunni ed il loro rientro a casa. Cavallino, però, evidenza anche alcune problematiche che, da distanza di un anno dall’affidamento alla Multiservizi, non sono state risolte "ma che, al contrario – afferma l’ex assessore – vengono acuite da ordini di servizio conseguenziali al trasferimento dell’autoparco e da alcuni atteggiamenti poco edificanti e coloriti da parte del responsabile del servizio scuolabus. I lavoratori, infatti, hanno ricevuto degli ordini di servizio in cui viene loro notificato che, oltre all’orario da eseguire: quattro giorni a settimana, dalle 7 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 15, due giorni a settimana dovranno effettuare l’orario continuato: dalle 7 alle 15, restando a disposizione dell’autoparco ma non si conosce in quale sede, sicuramente dentro lo scuolabus. Questi lavoratori, poi, da un anno attendono ancora l’attribuzione della qualifica corrispondente alle mansioni svolte e, il ritardo nell’erogazione dello stipendio, diventa sempre più frequente". Tato Cavallino chiede al sindaco di intervenire presso la Multiservizi, perchè "questi lavoratori possano essere trattati alla pari di molti altri lavoratori e, soprattutto, per far si che, la società mista, dopo le varie fasi di creazione, avviamento e consolidamento sul territorio, possa realmente rappresentare un valore aggiunto per il comune e per l’intera città, e non diventare – conclude Tato Cavallino – un carrozzone al cui interno germogliano capi e capetti che, anzichè pensare al miglioramento dei servizi ed a garantire le condizioni economiche e lavorative dei dipendenti, pensa ad altro!".

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