TRIBUNALE MODICA. GIUDICE CONDANNA PUSHER. OLTRE ALLA PENA DETENTIVA OLTRE 11 MILA EURO DI MULTA

Pesante condanna, quasi esemplare, anche se ottenuta attraverso il giudizio alternativo del patteggiamento, per il ventiquattrenne modicano Emanuele Modica, il disoccupato arrestato venerdì dai carabinieri della Compagnia per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane è comparso per direttissima davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo. Il suo difensore, l’avvocato Carmelo Vicari, ha preliminarmente chiesto l’ammissione al rito del patteggiamento trovando concorde anche il pubblico ministero, Maria Mocciaro. E’ stato, in tal senso, condannato a due anni e otto mesi di reclusione, con la concessione delle attenuanti generiche, e ad una sanzione di undicimila e seicento euro. Il magistrato non ha concesso la sospensione della pena, ma lo ha ammesso agli arresti domiciliari dove sconterà la pena. Modica era stato in Piazza Albanese, la zona antistante Palazzo Campailla, sede dell’Ufficio Tecnico Comunale. Era stato trovato in possesso di 114 grammi di marijuana, 108 pasticche di estasi con stampigliata la marca, trenta grammi di canapa indiana, due bilancini di precisione ed un coltello, che doveva servire per il taglio della “roba”, tutto quanto, insomma, fa supporre che si tratti di un vero e proprio pusher. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe fatto la spola tra la piazza ed un’abitazione ubicata nella zona e che aveva in uso. Ieri stesso, Emanuele Modica ha lasciato l’Istituto Penitenziario di Piazza Gesù ed è stato accompagnato nella sua abitazione.

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