SCICLI NEL DISTRETTO CULTURALE DEL SUD EST Ieri a Catania il sindaco Falla ha firmato il protocollo d’intesa per la nascita dell’associazione Distretto culturale del Sud Est

Ragusa fuori, almeno per ora, Catania fra poco dentro. Nasce con due gambe mancanti il tavolo dell’associazione Distretto culturale del Sud Est. Ieri a Catania, al Teatro Sangiorgi, la firma del protocollo, cui erano assenti il Comune di Ragusa, polemico rispetto alla mancata allocazione nel capoluogo ibleo della gestione tecnica dell’associazione, e il Comune di Catania, il cui consiglio comunale delegherà a breve il sindaco Scapagnini alla firma. L’associazione nasce al momento con due defezioni rispetto all’originario nucleo dei Comuni Unesco del Val di Noto. Hanno firmato invece Scicli, Modica (il cui sindaco per il primo anno sarà anche presidente pro tempore), Noto, Palazzolo, Caltagirone e Militello. Il sindaco di Scicli (ovvero il successore di Falla) sarà presidente dell’associazione nel 2009. La gestione tecnica dell’associazione è stata affidata alla Sovrintendenza di Siracusa, per ragioni storiche: fu quella Sovrintendenza a gestire la candidatura del sito Unesco dal 1997 in poi. Ieri mattina è stato firmato, oltre al protocollo d’intesa tra sei degli otto comuni del Val di Noto, il protocollo per la nascita del Consorzio Hyblon, che raccoglierà Siracusa, Sortino, Ferla e Cassaro, dove ricade il sito riconosciuto dall’Unesco nel 2005 e intitolato “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica”. L’idea dell’Assessore regionale ai Beni Culturali Lino Lenza è di destinare una misura ad hoc della programmazione 2007-2013 dell’Unione Europea a finanziare la promozione, la valorizzazione e ovviamente la tutela di questi due siti Unesco, Val di Noto e Siracusa-Pantalica, oltre a Piazza Armerina. Da qui a breve, però accadrà un fatto nuovo: la Sovrintendenza di Siracusa ha candidato presso il Ministero dei Beni Culturali, perché trasmetta la documentazione all’Unesco, Mazzarino, Acireale e Ispica a entrare a far parte del Val di Noto. Grazie a tale candidatura anche questi Comuni entreranno a far parte dell’associazione del Distretto Culturale del SudEst, in attesa del riconoscimento Unesco. E dell’associazione entrerà a far parte anche Piazza Armerina, che sito Unesco, grazie ai mosaici, lo è già, ma non ha ancora fatto richiesta di ingresso, per quanto lo abbia annunciato, nell’associazione. Alle perplessità di quanti hanno obiettato che in questo modo il sito Unesco del Val di Noto (con l’ingresso di Mazzarino, Acireale e Ispica) ne uscirebbe annacquato, l’assessore Lino Lenza e l’architetto Mariella Muti, Sovrintendente di Siracusa, hanno obiettato che non solo tali territori erano ricompresi nel “Vallum”, ma che nel 1997 la proposta di candidatura fu offerta a 72 comuni. Solo 8 infine entrarono. Altre perplessità in ordine all’estensione dell’Associazione del Distretto, che è sì un’entità più vasta del sito propriamente detto, ma una volta estesa a Piazza Armerina (che, come detto, è già Unesco) e alle candidate Unesco Mazzarino, Acireale e Ispica, rischierebbe di avere seri problemi di identità. L’assessore Leanza e la sovrintendente Muti hanno ribadito che condizione per accendere una nuova linea di finanziamenti europei è l’estensione del numero dei Comuni beneficiari. Anche se questo rischia di far aumentare i pretendenti, se non al riconoscimento Unesco, quantomeno all’ingresso nell’associazione, che potrebbe diventare ingestibile. Una nota per tutte: le rivendicazioni di Avola, che si sente ingiustamente esclusa. E dall’associazione, e dal sito Unesco.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa