PORTO DI DONNALUCATA: DECISO IL RIDIMENSIONAMENTO DEL PROGETTO La regimentazione delle acque del torrente Currumeli esclusa dall’intervento

Il progetto della messa in sicurezza del porto di Donnalucata sarà ridimensionato. E da esso sarà esclusa la regimentazione delle acque del torrente Currumeli. Sono le due determinazioni assunte in conferenza di servizio a Palermo, presso il Dipartimento della Protezione Civile, tra tutti gli enti coinvolti nella approvazione del progetto. Due le linee guida indicate dall’ingegnere Salvatore Cocina, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, Regione Sicilia: il progetto deve essere ridimensionato e bisogna escludere la regimentazione del torrente Currumeli su aree demaniali sia attraverso tubi che attraverso la creazione di un nuovo alveo. L’intervento di messa in sicurezza del porto non può essere usato per finanziare altro, come ad esempio la canalizzazione del torrente che sbocca a lato del porticciolo, è stato deciso dal Dipartimento. Del resto, la creazione di un tubo per la canalizzazione delle acque sarebbe molto rischiosa, dato che in caso di ostruzione metterebbe a repentaglio la sicurezza stradale di viale della Repubblica, un’arteria ad alta densità di traffico. L’intervento che i tecnici incaricati dalla Regione dovranno calibrare è quindi di “manutenzione straordinaria del porto esistente”. E’ stato ribadito perciò che non si tratterà di un “nuovo porto”. Sostanzialmente sono state accolte le riflessioni della Sovrintendenza circa un ridimensionamento dell’impatto ambientale che la nuova struttura avrà sull’area, su cui saranno spesi oltre quattro milioni di euro. La conferenza di servizio è stata aggiornata al mese prossimo, quando i quattro tecnici progettisti dovranno presentare un layout, una proiezione grafica tridimensionale dell’intervento, con il ridimensionamento della cosiddetta “vasca di calma”. “Abbiamo dato un’accelerazione accettando un compromesso e rinunciando ognuno alle nostre posizioni di partenza –ha spiegato il sindaco Falla- per giungere a una rapida approvazione del progetto, così come emendato in conferenza di servizio. Ciò al fine di dare risposta alle esigenze della locale marineria, che puntualmente, come ogni inverno, si trova a non poter lavorare per l’insabbiamento della diga foranea”.

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