Cronaca giudiziaria.

L’istanza di uno dei difensori, occupato in altro impegno professionale non ha consentito che si svolgesse l’udienza, l’ennesima, del processo davanti al giudice unico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, riguardante il crollo del plafond centrale del Teatro Garibaldi, avvenuto il 12 maggio del 2001. Il magistrato ha preso atto della richiesta proveniente dai banchi della difesa ed ha deciso di fare slittare il procedimento al prossimo 16 febbraio. Nel precedente udienza era stata escussa Chiarina Corallo, della Protezione Civile di Ragusa, nominata dal lo scorso mese di giugno, dallo stesso magistrato. Questa aveva ritenuto che la “causa principale, insieme ad alcune concause, era stata l’assenza di una buona ventilazione del sottotetto” che avrebbe determinato un ristagno dell’umidità. Per il Ctu, un altro elemento determinante sarebbe stato il Tondo donato dal maestro Piero Guccione perché era stato applicato all’intonaco del controsoffitto, senza tenere conto dell’incompatibilità tra legno ed intonaco, mentre avrebbero dovuto essere utilizzate canne e gesso. Il controsoffitto era stato completato con le verghe dei vari listelli che erano allineate tra loro e così si sarebbe creata una linea di discontinuità.. Tra le concause, i chiodi impiegati che avrebbero influito a creare il distacco tra le verghe e l’intonaco. Gli imputati sono sei.

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