LETTERA APERTA Ai consiglieri comunali di Scicli sui contributi alle associazioni di volontariato

Egregi Consiglieri, l’Associazione PAOLO FERRO opera a favore dei soggetti disabili rendendo un servizio gratuito a sostegno delle famiglie che vivono il pesante problema di avere soggetti gravemente minorati. La nostra attività è iniziata nel lontano svolgendo costantemente per ben due pomeriggi settimanali attività risocializzanti e di animazione a favore di soggetti disabili con la presenza di volontari il cui servizio è totalmente gratuito. Fin dal 1993 in occasione del commissariamento del Comune, è stato istituito nel bilancio comunale un capitolo di spesa che nel corso degli anni e fino al 2005 ha costantemente garantito un modesto ma significativo contributo economico. Esso ha garantito la copertura delle spese vive sostenute dall’associazione relative ai costi del trasporto dei disabili e del materiale per le attività svolte. Siamo amaramente sorpresi nel venire a conoscenza che per le spese dell’anno 2006 il consiglio comunale deliberatamente ha tagliato la voce di bilancio relativa al contributo alla nostra associazione. A noi sembra che questa scelta penalizzi fortemente e immotivatamente la nostra attività di volontari e rechi una grande offesa alla parte debole della nostra città. Abbiamo sempre sostenuto che il grado di civiltà di un comunità locale si misura dal livello di attenzione che si riserva alle fasce deboli e dalla presenza di aggregazioni che gratuitamente s’impegnano per la crescita sociale e culturale della città. Sappiamo che in comuni, a noi limitrofi ed anche in serie difficoltà economiche, associazioni come la nostra sono fortemente sostenute e prese in seria considerazione. Non comprendiamo, data l’esiguità della somma erogata a fronte del servizio reso, le vere motivazioni che vi hanno indotto a compiere questa scelta. Non può essere, come ci è stato detto la mancanza di un regolamento e di criteri di equità perché così come sono andate le cose, ed era prevedibile perché un regolamento non si appronta in pochi mesi, il risultato si è trasformato in una deliberazione punitiva nei confronti di coloro che hanno scelto di spendersi gratuitamente per la parte più debole della nostra comunità sciclitana e di impegnarsi per la crescita culturale della città. Noi pensiamo che non possa esserci contrapposizione tra voi consiglieri che avete scelto di servire la città nella dimensione politica impegnandovi per il bene comune e nel trovare risposte ai vari bisogni dei cittadini e noi volontari che operiamo sul fronte del servizio impegnandoci a favore dei soggetti deboli e della crescita sociale e culturale della città. Questo ci fa credere fermamente che vorrete riconsiderare la vostra decisione e porre rimedio immediato al danno che avete determinato in quanto siamo in serie difficoltà per proseguire la nostra attività; altrimenti quanto si potrà determinare a danno dei soggetti svantaggiati vi renderebbe poco credibili e incoerenti con l’impegno preso con i cittadini, chiedendo il consenso, di spendervi per il bene comune e per tutti gli sciclitani e in particolare per i soggetti svantaggiati. Ci auguriamo che altre associazioni facciano sentire la loro voce e che voi signori consiglieri rivediate la vostra decisione, troviate una immediata soluzione e ci prendiate in seria considerazione.

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