Ancora sangue sulle strade modicane. Morto un 29enne

Incidente mortale queta domenica mattina sulle strade modicane. Un giovane centauro, la vittima. Si chiamava Antonino Mirmina Spadalucente, aveva solo ventinove anni. Una tragedia avvenuta sulla ex SS. 115, oggi Via Modica Ispica. La vittima era a bordo del suo motociclo, una Honda 600. La dinamica del sinistro è molto travagliata. La polizia municipale, intervenuta sul posto sta cercando di ricostruirla. Secondo qualche testimone, il Mirmina, pare si sia trovato davanti una Wolkswagen Polo di proprietà del pensionato G.D.R., intenta ad effettuare una svolta. Ci sarebbe stata la collisione, quasi un tamponamento. Perso il controllo della moto, nello slancio il giovane avrebbe perso il casco, volato a qualche centinaia di metri, sarebbe stato sbalzato dal sellino del veicolo andando a sbattere con la testa contro un’altra autovettura in transito, una Ford Fiesta, condotta da G.A., anche questi di Modica, sfondando, letteralmente, il parabrezza. Lanciato l’allarme, pare che ci siano stati gravi ritardi, sempre secondo alcuni testimoni, circa l’arrivo dell’ambulanza del 118(si parla di oltre venti minuti). I soccorsi hanno, in ogni caso, trovato ancora la vittima in vita visto che Mirmina è stato trasferito all’Ospedale Maggiore dove i sanitari, però, hanno solo potuto constatarne il decesso. Il ventinovenne non era sposato. Risiedeva con la nonna in Via Trani, proprio all’intersezione con Via Nazionale. Nato a Maracaibo, in Venezuela, dopo la separazione dei genitori, era rimasto a vivere con il padre fino ad una decina di anni fa quando quest’ultimo, proprietario di immobili ed attività morì. Trasferitosi a Modica, aveva preso a lavorare presso l’impresa di impianti elettrici Di Raimondo, e dalla città di residenza gestiva, contemporaneamente, le attività del padre. Aveva un altro fratello più piccolo, Gianfranco. “Era un ragazzo con la testa sulle spalle – dice Marco, un suo amico che accorso sul luogo del sinistro, ha capito che la vittima era Mirmina riconoscendo il portachiavi della moto -. Non era uno che andava forte con la sua Honda. Gli piacevano le motociclette, ma non era uno scapestrato”. La polizia municipale ha provveduto a sequestrare i tre veicoli coinvolti e ad informare il magistrato di turno. Sul luogo anche gli agenti del Commissariato che hanno provveduto a regolare la circolazione stradale.

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