POZZALLO. DOMICILIARI AL PREGIUDICATO GAROFALO

E’ comparso davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Marco Ciraolo, il pregiudicato pozzallese Robertino Garofalo, 38 anni, arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia modicana con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato assistito dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Giorgio Terranova del locale Foro. Ha detto che la droga che gli era stata rinvenuta addosso dai militari dell’Arma era per soli usi personali e non per cederla a terzi. Una tesi che, secondo il pubblico ministero, Francesca Aprile, non reggeva dal momento che l’interessato era stato notato, durante gli appostamenti effettuati a Pozzallo dagli inquirenti poco prima dell’arresto, mentre consegnava la sostanza proibita a due giovani. Il Sostituto Procuratore, per tale motivo, aveva chiesto la conferma della misura cautelale in carcere. Il Gip, dal canto suo, ha ritenuto accogliere in parte la richiesta dell’avvocato Terranova che tendeva ad ottenere la libertà, ma non ha inteso smentire l’accusa del piemme, per cui ha deciso di convalidare l’arresto e di concedere al Garofalo gli arresti domiciliari. Il pregiudicato, dunque, ha potuto lasciare l’istituto penitenziario di Modica Alta e scontare il provvedimento presso la propria abitazione. L’uomo era stato sorpreso, mentre era intento a vendere alcune dosi di hashish a due giovani del luogo, G.B. e M.B., i quali sono stati, peraltro, segnalati quali assuntori di droga, al Prefetto di Ragusa. Garofano era stato bloccato e sottoposto a perquisizione personale. Addosso aveva tredici dosi di hashish per un peso complessivo di trentasette grammi, nonché di una somma in contanti di circa duecento euro.

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