Modica: La vicenda di Padre Basile ha nuovi risvolti

La vicenda che riguarda la morte del parroco della Catena, Don Rosario Basile, registra nuovi aggiornamenti, soprattutto dopo l’esame autoptico eseguito nei giorni scorsi su disposizione del Procuratore della Repubblica, Domenico Platania, dal professore Vincenzo Castro di Catania. Come si ricorderà, nella cartella clinica stilata dai medici dell’Ospedale Maggiore, era riportato che l’anziano prelato presentava la frattura della tibia, per cui non era presumibile che il decesso, nella notte tra il sette e l’otto dicembre scorso, potesse essere imputato a tale circostanza. Adesso è, invece, emerso che ci sarebbe una concausa che potrebbe avere determinato la morte di Padre Basile, e cioè la frattura del bacino che, però, non risulterebbe nella cartella clinica acquisita dalla magistratura inquirente. Secondo il legale della famiglia di Padre Basile, l’avvocato Nino Frasca Caccia, qualora fosse accertata tale circostanza, si aprirebbero nuove ipotesi. “L’eventuale frattura del bacino, se sarà confermata – dice il legale – avrebbe anche potuto comportare il blocco della circolazione del sangue. Saremmo davanti ad una concausa.”. Tutte le ipotesi saranno, in ogni modo, chiarite nel momento in cui il consulente tecnico d’ufficio consegnerà i suoi risultati. I familiari della vittima hanno nominato un consulente di parte, il dottor Rosario Spadaro. L’investitrice, dal canto suo, ha nominato il dottor Vincenzo Cilia, mentre il medico dell’Ospedale Maggiore, indagato, ha nominato il dottore Salvatore Pianeta. Il magistrato inquirente ha, altresì, annunciato l’intenzione di procedere alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio per le prossime ore al fine di eseguire una perizia sul luogo della tragedia. Intanto ha deciso di sottoporre a sequestro la vettura investitrice e quella che era parcheggiata nella zona, contro la quale ci sarebbe stato l’ulteriore impatto.

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