Sabato 9 dicembre 2006 Conferenza stampa sul porto di Pozzallo.

Si è svolta sabato 9 dicembre, presso l’hotel Villa Ada di Pozzallo, la conferenza stampa dell’On. Roberto Ammatuna sul porto ed in particolare sull’Autorità di gestione. Dopo un breve intervento dell’Assessore allo Sviluppo economico del Comune di Pozzallo, Giovanna Pediliggieri, il deputato regionale della Margherita ha portato a conoscenza dei numerosi giornalisti presenti il contenuto dell’interrogazione che ha presentato sull’argomento. Di seguito il testo integrale dell’atto ispettivo, indirizzato al Presidente della Regione e agli all’Assessori al Territorio e Ambiente, ai Lavori Pubblici e al Turismo e Trasporti, presentato dall’On. Ammatuna: “PREMESSO che: – il Presidente della Regione, con proprio decreto n. 368 del 14 dicembre 2005 ha nominato il dottor Giovanni Cosentini Autorità di gestione per il Porto di Pozzallo (Ragusa); – tale decreto traeva origine dalla Deliberazione n. 375 del 2 agosto 2005 della Giunta regionale di governo con cui si istituiva l’Autorità di gestione del Porto di Pozzallo e si definiva la stessa «pilota» e «con le competenze di cui all’articolo 6 della legge 28 gennaio 1984 n. 84», così come proposto con nota trasmessa alla Giunta Regionale in data 1 agosto 2005 dall’Assessorato regionale ai Lavori pubblici; – gli atti di istituzione e di nomina dell’Autorità di gestione facevano seguito alla legge regionale 32/2000 recante «Disposizioni per l’attuazione del POR 2000-2006 e di riordino dei regimi di aiuto alle imprese» e segnatamente all’articolo 10, intitolato «Gestione dei porti», che testualmente recita: «Nelle more dell’approvazione di una legge organica sui porti in Sicilia e al fine di consentire l’utilizzazione dei fondi comunitari per il periodo 2000-2006 il Presidente della Regione, su delibera di Giunta, nomina per i porti di preminente interesse regionale un’autorità di gestione portuale con le attribuzioni previste dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84. Per i porti d’importanza minore il Presidente della Regione attribuisce le funzioni amministrative ad organi decentrati della Regione o dello Stato ovvero affida in concessione la realizzazione e/o la gestione delle opere e/o dei porti a privati o a società miste»; – il Porto di Pozzallo è classificato dalla Regione Sicilia di preminente interesse regionale; – prima dell’istituzione dell’Autorità di gestione il predetto porto era gestito dalla locale Capitaneria di Porto e le aree in esso ricadenti venivano assegnate dall’Assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente per il tramite della suddetta Capitaneria e che le manutenzioni erano assicurate dall’Assessorato regionale ai Lavori pubblici; – il Comune di Pozzallo ha promosso ricorso al TAR (sezione staccata di Catania) chiedendo la verifica in sede giudiziale della legittimità degli atti che hanno portato alla nomina dell’Autorità di gestione del Porto di Pozzallo, stante la considerazione dell’intervento del Governo Regionale funzionale all’istituzione di un inutile e dispendioso ente pubblico che avrebbe portato ad un complessivo peggioramento della qualità delle attività e dei servizi portuali; – il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito dell’istituzione della suddetta Autorità di gestione, ha emesso una direttiva ai suoi organi periferici, e quindi vincolante anche per la Capitaneria di Porto, nella quale si ribadiva il concetto che la legge 84/94 sulla portualità è da intendersi come legge-quadro e che, pertanto, la gestione dei porti, siano pure essi regionali, deve essere prevista e regolamentata da una legge organica, ritenendo invece autonoma la Regione di adottare qualsiasi strumento per l’utilizzo di fondi comunitari; – il disposto di tale direttiva impediva ed impedisce alla Capitaneria di Porto di avere rapporti di dipendenza funzionale con l’Autorità di gestione a differenza di quanto previsto unilateralmente dalla Giunta regionale di governo nella Deliberazione n. 375, nella parte in cui affermava che l’Autorità di gestione «anche al fine di evitare soluzioni nell’azione amministrativa si raccorderà con la Capitaneria di Porto territorialmente competente»; – la decisione del Presidente della Regione di istituire e nominare un’Autorità di gestione per il Porto di Pozzallo è venuta proprio mentre era stato istituito alla Provincia regionale di Ragusa un tavolo istituzionale con un’amplissima partecipazione di soggetti pubblici e privati interessati alla gestione e al futuro della struttura portuale pozzallese; – l’Autorità di gestione, di fatto, non è mai entrata nella sua funzioni, risultando peraltro indefinita nella sua articolazione interna e palesandosi come organo monocratico, senza alcuna partecipazione e/o responsabilità di altri soggetti; – L’Autorità di gestione fa unicamente capo ad un dirigente dell’Amministrazione regionale, quale è il dottor Giovanni Cosentini, le cui attività e competenze professionali non sono in alcun modo riconducibili alle esperienze che il ruolo di Autorità di gestione per il Porto di Pozzallo richiederebbe, mentre lo stesso risulta politicamente legato al Presidente della Regione, ha preso parte, senza successo, alle ultime elezioni regionali ed attualmente ricopre l’incarico di Vice sindaco al Comune di Ragusa; – l’Assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente e quello ai Lavori pubblici non ottemperano più ai loro doveri istituzionali per il Porto di Pozzallo, quali l’assegnazione e il rinnovo delle concessioni e le manutenzioni della struttura portuale, ivi compresi gli impianti tecnologici, ritenendo che esse siano stato devolute all’Autorità di gestione; – tale situazione sta creando una vera e proprio fase di blocco di alcune attività del porto, compromettendone la funzionalità e danneggiandone l’immagine e il forte slancio dinamico dovuto all’impegno e agli investimenti degli operatori in atto insediati e alla professionalità e alla dedizione degli uomini della Capitaneria di Porto; – il Porto di Pozzallo, in base ai dati ufficiali pubblicati dal Dipartimento Trasporti e Comunicazioni dell’Assessorato regionale al Turismo, alle Comunicazioni e ai Trasporti, ha contato 99.618 fra sbarchi e imbarchi di passeggeri, risultando il primo in Sicilia se si escludono il Porto di Lipari (1.256.815 passeggeri), dove i transiti hanno la valenza di una vera e propria mobilità urbana e intra-provinciale, e i porti sede di Autorità portuale; per le merci il Porto di Pozzallo, con 981.147 tonnellate è il secondo dopo Termini Imerese (1.397.389 tonnellate) se si escludono Siracusa (23.016.339) e Gela (7.957.972), per la valenza quasi esclusivamente petrolifera del traffico contabilizzato, nonché Lipari (1.829.517 tonnellate), per la valenza di movimentazione urbana e intra-provinciale delle merci (avvalorata da 1.425.870 tonnellate di merce sbarcata) e i porti sede di Autorità portuale; – il Porto di Pozzallo ha un futuro assicurato dalla sua posizione strategica, posta nel cuore dell’istituenda Area di libero scambio euro-mediterranea; dal territorio di riferimento consistente in tutta la Sicilia sud-orientale, caratterizzata da piccole e medie imprese dotate di alta produttività che richiede un rapporto costante con infrastrutture efficienti; da un assetto intermodale unico derivante dalla prossima apertura dell’Aeroporto di Comiso e del tratto di Autostrada Siracusa-Gela fino a Rosolini. PER CONOSCERE: – se non si ritiene di ritornare al regime anteriore all’istituzione dell’Autorità di gestione, di modo da consentire agli Assessorati al Territorio e all’Ambiente e ai Lavori pubblici di riappropriarsi della titolarità dell’assegnazione e del rinnovo delle concessioni per l’occupazione delle banchine del Porto di Pozzallo l’uno e dell’esecuzione delle opere di manutenzione necessarie alla praticabilità piena del porto l’altro; – se non si ritiene che, in ossequio ai principi di certezza del diritto e di buon andamento dell’azione amministrativa, vadano revocati gli istitutivi dell’Autorità di gestione che ha portato a dare vita ad un Ente che non trova copertura in una generale normativa di settore e, perciò, dai contorni allo stato indefiniti tanto in relazione all’identità istituzionale quanto nei rapporti con l’utenza dell’infrastruttura portuale; – se non si ritiene preferibile per la gestione dell’infrastruttura portuale di Pozzallo, piuttosto che puntare su un Ente temporaneo che ha causato uno strappo nei rapporti con l’Autorità marittima per introdurre un regime transitorio dalle tante ombre, promuovere l’approvazione di una legge organica sulla portualità in Sicilia che assicuri agilità della gestione e competitività di tutte le strutture portuali di interesse generale in un mercato vivace, quale è quello del Mediterraneo; – quali interventi si intendono adottare con urgenza ed indifferibilità per ovviare alla grave situazione di vuoto di potere e di crisi istituzionale che si registra nell’ambito portuale che di fatto ha portato alla paralisi del sistema economico-commerciale con gravi danni per i tanti operatori e per una larga parte dell’economia locale, prima che lo scrivente, nella perdurante inerzia del Governo Regionale, per gli stessi fatti interessi l’autorità giudiziaria chiedendo l’accertamento di eventuali violazioni di legge e delle conseguenti responsabilità”.

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