Leontini: il Polo Universitario è possibile, purchè autonomo.

Piena disponibilità al dialogo per la trasformazione in Polo autonomo del Consorzio Universitario di Ragusa è stata manifestata nel corso di un incontro con il deputato di Forza Italia all’Ars Innocenzo Leontini, dal neo rettore dell’Università degli Studi di Catania, professor Antonino Recca. Il deputato regionale azzurro ha incontrato nei giorni scorsi il rettore Recca per manifestargli l’importanza di tale trasformazione che – si precisa: “sarebbe quanto meno sterile, se non venisse prima affiancata dalla necessaria rescissione del cordone ombelicale che ci unisce all’Ateneo catanese”. L’obiettivo primario – ribadisce Leontini – è l’autonomia. Polo staccato dunque purchè si autodisciplini. Solo in questo modo, infatti – spiega il deputato ragusano – sarà possibile strutturare un’offerta formativa pienamente rispondente alle esigenze ed alle potenzialità del territorio ibleo.” A tal proposito, secondo Leontini, “piuttosto che discutere di aggiustamenti amministrativi, è di primaria importanza avviare un confronto tra enti locali, provinciali, forze economiche – Camere di commercio e Asi – e sociali presenti sul territorio, al fine di costruire un progetto valido che, chiedendo con forza l’autonomia dall’Ateneo catanese, ponga l’Università di Ragusa quale concreto punto di riferimento dello sviluppo economico, sociale e culturale della nostra provincia. Mi auguro – conclude Leontini – e mi spenderò in toto perché questo mio appello trovi il pieno appoggio della deputazione nazionale e regionale, degli amministratori locali e di tutte le forze produttive, dando il via ad un dibattito serio e costruttivo. Per il resto concordo sull’azzeramento del CDA del consorzio universitario e sull’avvio di un dibattito e di una iniziativa che ci consenta di ovviare alle penalizzazioni che il territorio sta subendo, specie riguardo alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, sia nella professionalità dei medici iblei che nell’autonomia delle nostre aziende e nel diritto dei nostri studenti ad un eguale facoltà di accesso alle successive specializzazioni”.

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