Polizia municipale Scicli. UN INCIDENTE STRADALE CAUSATO DA UN DODICENNE A BORDO DI UNO SCOOTER

Dodici anni. A bordo di uno scooter investe un uomo di cinquantadue anni, un pedone che attraversa il viale I Maggio, cade dalla moto, si fa male, vede che il malcapitato gronda sangue dalla testa, sale di nuovo sulla moto, scappa e, infine, va a letto. Protagonista della burrascosa vicenda I.E., dodici anni, di Scicli. Ieri sera, martedì, intorno alle venti, mentre era a bordo dello scooter di papà ha investito un cinquantaduenne, anch’egli di Scicli, V.A. L’uomo è caduto a terra sbattendo la testa. La gravità dell’incidente è apparsa in tutta la sua evidenza: dal cranio del malcapitato sgorgava sangue. Il ragazzino, che nell’urto è caduto a terra, ha ripreso la moto ed è scappato. Un’ora dopo gli agenti della polizia municipale lo hanno rintracciato a casa. Aveva deciso di andare a letto presto, senza dire nulla ai genitori. La vittima è stata ricoverata prontamente in ospedale, per un presunto trauma cranico, mentre gli agenti della polizia municipale sono intervenuti sul posto per i rilievi. Immediatamente è iniziata un’attività investigativa, che, grazie alle testimonianze oculari e a informazioni confidenziali, ha permesso di risalire all’identità del giovane centauro. Gli agenti si sono portati a casa del ragazzo, chiedendo ai genitori di buttarlo giù dal letto. Il protagonista prima ha negato, poi, messo alle strette, ha confessato tutto, alla polizia municipale, ma anche a mamma e papà. Quindi ha condotto gli agenti nel luogo in cui aveva nascosto la moto incidentata del padre. Alcuni pezzi dello scooter erano rimasti sull’asfalto, nel luogo dell’incidente. E i danni alla carrozzeria della moto mostravano l’assenza dei pezzi ritrovati poco prima in viale I Maggio. La moto è stata sottoposta a sequestro penale. Gli uomini del comandante Franco Nifosì hanno trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Catania. Il ragazzino, però è giuridicamente “inimputabile”, in quanto di età inferiore ai quattordici anni. La responsabilità dell’incidente, per quel che attiene le lesioni procurate alla vittima, ricadranno sui genitori, che non potranno peraltro valersi della copertura assicurativa, dato che il ragazzo non avrebbe potuto guidare la moto. Se lo scooterista avesse avuto l’età minima prevista dalla legge, i quattordici anni, sarebbe andato incontro all’arresto in flagranza e a una condanna sino a tre anni di reclusione. L’episodio si iscrive in un clima di generale irresponsabilità che regna tra i minori che a Scicli scorrazzano a bordo degli scooter, e dei loro genitori. Un fenomeno grave, che ha visto vittime persino i vigili urbani, alcuni dei quali sono stati investiti dai giovani centauri in fuga dai posti di blocco.

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