IL PROGETTO SICILIA AL CENTRO DEL CONGRESSO DELLA MARGHERITA

I parlamentari della Margherita Rino Piscitello, Ferdinando Latteri, Franco Piro, Roberto Ammatuna e Dino Fiorenza, che rappresentano in Sicilia il gruppo rutelliano, nell’imminenza del Congresso della Margherita e avendo sottoscritto la mozione congressuale che si rifà al Presidente del partito, intendono sottolineare l’importanza del percorso congressuale che porterà alla nascita del Partito Democratico. “Un partito vero, un partito nuovo, condiviso e partecipato, consapevole della necessità di dare un futuro migliore all’Italia”.“Nella mozione presentata – osservano i cinque parlamentari – si propone un grande progetto politico finalizzato a realizzare una società aperta, nuova, più libera e più giusta ma anche più efficiente e capace di produrre benessere e ricchezza. Una società dove qualità e merito siano punti di riferimento e inoltre fortemente competitiva per imporsi in campo internazionale. Con il Partito Democratico, che comprenderà oltre i due terzi della coalizione di centrosinistra, il governo avrà un baricentro riformista ancora più marcato che permetterà di imboccare con più risolutezza la via dell’innovazione. Si ridurrà così la frammentazione politica e si favorirà una competizione bipolare (e in questa prospettiva il superamento dell’attuale legge elettorale voluta dal centrodestra si pone come una priorità assoluta)”. “Il nostro impegno – continuano i parlamentari della Margherita – è di inserire nel programma e nel dibattito del prossimo congresso i problemi del Mezzogiorno ed in particolare quelli della Sicilia attraverso il rilancio del Progetto Sicilia insieme agli altri parlamentari siciliani della Margherita e aprendo un confronto con i Ds e con tutte le altre forze del centrosinistra”. “Modernizzare l’Italia – concludono Piscitello, Latteri, Piro, Ammatuna e Fiorenza -, liberarne le energie, ridurre le disuguaglianze, combattere la disoccupazione. Più investimenti in formazione, ricerca e innovazione, tagliando ampie sacche di privilegio e spese enormi come quelle della politica. Un nuovo welfare è possibile e deve essere un momento centrale dell’azione di questo e dei prossimi governi. La Sicilia, punto strategico del Mediterraneo, deve essere al centro delle politiche di sviluppo per imporsi a livello nazionale e internazionale”.

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