Il Gruppo della Margherita all’Ars recupera 56 milioni di euro per i Comuni.

Dopo una lunga maratona l’Assemblea regionale Siciliana ha approvato l’assestamento tecnico di bilancio che destina 214 milioni di euro per i trasferimenti ai Comuni e 31,5 milioni ai lavoratori forestali. Ai fondi previsti per i Comuni vanno inoltre aggiunti altri 120 milioni di euro che saranno erogati con un provvedimento amministrativo a firma dell’Assessore. Nel corso dei lavori d’Aula è stato approvato un emendamento, presentato dal gruppo parlamentare della Margherita, che ha recuperato 56 dei 70 milioni di euro che il governo regionale aveva detratto dal fondo destinato ai Comuni. Nell’articolato, inoltre, è contenuto anche lo slittamento degli storni ed impinguamenti dal 30 novembre al 31 dicembre. “Finalmente si è arrivati ad ottenere – afferma l’On. Roberto Ammatuna – la copertura finanziaria per i fondi destinati ai Comuni che, per colpa del governo regionale che non l’aveva prevista, rischiavano di non poter essere percepiti o quanto meno di slittare a data da destinarsi. Mi adopererò, nei prossimi giorni, affinchè l’iter procedurale si svolga celermente ed i Comuni possano percepire in tempi celeri la terza rata dei trasferimenti loro dovuti dalla Regione. Grazie all’impegno del gruppo parlamentare all’Ars della Margherita è stato sventato il tentativo di togliere 70 milioni dai fondi destinati ai Comuni, riuscendo a recuperarne una grossa parte, circa 56. Un altro risultato importante ottenuto è la copertura finanziaria per i lavoratori forestali, anche loro ingiustamente colpiti dalla dissennata politica economica del governo Cuffaro, che potranno ricevere il giusto corrispettivo per l’importante lavoro che svolgono. Accanto a queste luci occorre rilevare che a questo risultato si è giunti dopo due mesi a causa della guerra clientelare scatenatasi fra gruppi e personaggi politici del centro destra, un esempio sono i 40 emendamenti presentati nella notte dall’On. Lo Porto per soddisfare le proprie esigenze clientelari, disinteressati delle gravi difficoltà nelle quali i comuni siciliani continuavano a rimanere”

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