Sulle misure previste dalla finanziaria 2007 in corso di discussione in parlamento. Torchi: “Governo centrale in stato confusionale per le decisioni assunte”. Le proteste dell’Anci

“La cancellazione della tassa di soggiorno dalla legge finanziaria annunciata dal governo nazionale nella tarda mattinata di oggi è un chiaro sintomo della confusione e dell’approssimazione che regna nella maggioranza in tema di finanza locale e di rispetto verso gli enti locali” Questo è il commento espresso dal Sindaco Torchi all’annunciato provvedimento del governo nazionale di rinunciare alla proposta di istituzione della tassa di soggiorno che aveva visto una ferma e netta protesta dei comuni siciliani ed in particolare delle città a vocazione turistica con Modica in testa. “ La decisione del governo e della maggioranza nasce purtroppo non da una reale presa di coscienza del grave stato di crisi dei Comuni – prosegue Torchi- ma dalla ferma protesta degli enti e dei sindaci che in modo unanime e con poche sparute eccezioni hanno voluto stigmatizzare l’istituzione di un balzello odioso ed economicamente marginale ma assolutamente penalizzante per lo sviluppo e la competitività dei territorio.” Per il Sindaco Torchi risulta sempre insufficiente la manovra finanziaria, come oggi confermato dal direttivo dell’Anci regionale: “ restano tutti vivi i nuovi odiosi tributi comunali previsti a carico dei cittadini. L’aumento e l’obbligatorietà di fatto dell’addizionale IRPEF, l’introduzione della tassa di scopo per la realizzazione delle opere pubbliche, il paventato raddoppio della tassa sulla casa e l’istituzione dell’addizionale regionale. Tutto ciò a fronte dell’aumento vertiginoso di alcune spese quali quelle legate agli armamenti ( + 5% nel 2007), al miliardo di euro per le missioni all’estero, alla lievitazione dei costi generali del governo, e soprattutto alla riduzione dei trasferimenti. L’idea della sinistra – continua Torchi- è quella di disegnare uno stato in cui il governo centrale assume pochi ed insufficienti interventi a sostegno delle famiglie e dei cittadini e poi delega ai Comuni l’inasprimento delle tasse e le misure penalizzanti per i singoli cittadini, in un comportamento inspiegabile, senza precedenti ed assolutamente irriguardoso dei territori e delle autonomie locali.”

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