LA REGIONE FERMI INCENERITORI

Perchè il Governo regionale insiste sulla realizzazione di inceneritori (erroneamente definiti termovalorizzatori) quando sa che tali impianti inquinano l.aria che respiriamo spargendo diossina e altre sostanze nocive agli organismi viventi e all.ambiente? Perché invece continua a non far nulla per diminuire la quantità di rifiuti che giornalmente si producono e nulla per raccoglierli in modo differenziato per il riciclo evitando peraltro in tal modo di consumare quelle risorse naturali che non sono infiniti oltre al fatto che il loro sfruttamento sta provocando enormi danni ambientali? Ovviamente i costi per costruire un inceneritori saranno a carico dei cittadini ma tutto a beneficio di chi li costruirà, ovviamente, ma anche questo importa poco a chi non vuol sentire ragione sulla utilità di tali impianti. Sappiamo pure che l.indirizzo di tutte le nazioni sviluppate va verso la netta diminuzione della quantità di rifiuti, verso imballaggi prodotti con materia naturale e biodegradabile, al contrario di quello che accade oggi in Italia, e verso il riciclo totale di ogni tipo di rifiuto essendo essi stessi considerati delle risorse e non dei prodotti da distruggere trasformandoli in veleni tramite il loro incenerimento. Dunque costruire oggi degli inceneritori, oltre al loro pericolo alla salute e all.ambiente dovuto alla combustione dei rifiuti, sarebbe una spesa inutile che graverà su ogni cittadino e sui suoi figli per decenni solo per edificare inutili impianti che si trasformeranno in pochi anni in .cattedrali nel deserto. con loro carico di ceneri tossiche che peraltro dovranno trovare siti adeguati per il loro stoccaggio alla stregua delle scorie radioattive. Il Governo regionale invece di tapparsi le orecchie dovrebbe ascoltare le sacre sante proteste di quei cittadini che vivono nei luoghi dove dovrebbero sorgere i quattro inceneritori (Paternò, Augusta, Casteltermini e Bellolampo), i quali organizzati in comitati di protesta chiedono inascoltati di fermare la costruzione di tali impianti di incenerimento nel loro territorio (così come i tutta la Sicilia) a salvaguardia della loro salute e di quelle dei loro figli che rischiano di essere condannati a respirare a vita diossina e altri veleni solo per l.incapacità di tali politici a gestire in modo razionale e democratico il problema rifiuti e la loro incessante produzione senza fare nulla per incentivare la raccolta differenziata ed il susseguente riciclo e trasformazione in prodotti riutilizzabili. Il Presidente ACA SICILIA Alfio Lisi

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