Aree a rischio

“Abbiamo fatto chiarezza sul problema dei fondi assegnati alle scuole delle aree a rischio”. Lo sostiene con soddisfazione il modicano Raffaele Brafa, segretario provinciale del sindacato degli insegnanti, Gilda, organismo che ha sede in Via Tirella, ed a seguito dell’incontro tenuto la scorsa settimana presso l’Ufficio Scolastico Provinciale, fra il Dirigente dell’organismo e le Organizzazioni Sindacali(per la Gilda era presente Vincenzo Drago, vice coordinatore regionale). I risultati del monitoraggio svolto dal Dirigente del USP, su segnalazione della Gilda, sono i seguenti: dieci scuole hanno già avviato e realizzato il progetto, per ben nove istituti non è pervenuta all’USP alcuna informazione, cinque hanno chiesto di poter realizzare il progetto nel corrente anno scolastico utilizzando nel 2006/07 l’importo assegnato e non utilizzato nel 2005/06, con l’auspicio però di non vedere compromesso l’eventuale finanziamento per il 2006/07. Nello stesso incontro è stato quindi deciso di chiedere all’Ufficio Scolastico Regionale di considerare tale situazione durante la prossima fase di contrattazione integrativa regionale al fine di consentire, alle scuole già pronte, di poter realizzare, nel corrente anno scolastico i progetti finanziati con i fondi relativi all’anno scolastico 2005/2006, senza precludere tuttavia la possibilità di poter concorrere per i finanziamenti 2006/07. L’unica limitazione è quella che i progetti presentati per il 2006/07 sono destinati ad alunni diversi rispetto a quelli individuati nei progetti dell’anno scolastico 2005/06. “La Gilda – dice Brafa – smascherando una situazione anomala, nello stesso tempo ha garantito che nessuno fosse penalizzato e che fondi fossero distribuiti con più equità fra il personale. E’ il caso di dire però che i Dirigenti Scolastici delle scuole che non hanno avviato le attività relative ai progetti dell’anno scolastico 2005/2006 dovrebbero essere più scrupolosi nel monitorare lo svolgimento progetti programmati e finanziati, e pongano anche più attenzione a quanto riscontrato nell’articolo 4, ultimo comma del Contratto Integrativo Regionale Annuale del 6 febbraio scorso sui fondi destinati alle are a rischio ed in particolare sulla limitazione posta dal citato contratto per la distribuzione dei fondi al personale della scuola”. Saro Cannizzaro

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