Vincenzo Adamo

Si è consumata una tragedia sul posto di lavoro ieri mattina, intorno alle dieci, a Scicli. Un operatore ecologico, Vincenzo Adamo, 50 anni, tre figli, residente a Modica in zona Treppiedi Sud, dipendente dell’Agesp, l’azienda che ha in appalto il servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è rimasto ucciso, investito dall’autocompattatore sul quale era destinato in servizio e che si trovava presso la discarica sciclitana di San Biagio. Inutile si è rivelata la corsa presso l’Ospedale Busacca, dove all’arrivo dell’ambulanza del 118, i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso. Adamo svolgeva questo lavoro da molti anni, praticamente da quando il Comune lo aveva affidato alla gestione privata. Il pesante mezzo, dopo avere fatto il giro nelle varie zone di Modica, carico dei rifiuti solidi urbani, si era diretto presso la discarica di Scicli, autorizzata per il conferimento dei rifiuti modicani. La dinamica è ancora incerta. Secondo una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe sceso dalla pedana posteriore dove stazionava e, forse, non si è accorto del primo accenno di manovra dell’autocarro condotto dal collega, S.M.. Adamo avrebbe sbattuto violentemente contro la pedana rimanendo praticamente stordito, impossibilitato anche a gridare. Questo giustificherebbe la presenza di ematomi vicino alla narice sinistra e all’occhio destro. Il guidatore del pesante mezzo, considerato che oramai esiste un buon raccordo con i colleghi e visto che dall’interno della cabina non è visibile la presenza di oggetti o persone dietro, ha proseguito la retromarcia per poi avviare lo scarico e, dunque, non si sarebbe accordo dell’Adamo che, si presume, era caduto al suolo. Inutili i tentativi di altri colleghi di fare fermare l’autocompattatore. Subito soccorso, Adamo, è stato trasportato al Busacca, dove è giunto cadavere. Oltre agli ematomi al volo, all’uomo è stata riscontrata la frattura della colonna vertebrale. Sul corpo è stato eseguita la ricognizione cadaverica dai dottori Tumino e Magro della Divisione di Medicina Legale del nosocomio di Scicli. Non si esclude l’esame autoptico. Sul posto, appena avvertiti, si sono portati il sindaco di Modica, Piero Torchi, ed il suo vice, Mommo Carpentieri, fino a quando non sono giunti, tra lo strazio, i familiari. I colleghi della vittima, appresa la notizia, si sono riuniti in assemblea, ed al termine i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno proclamato una giornata di sciopero per oggi, richiedendo, oltremodo, un incontro con il Prefetto alla presenza del presidente di Ato Ambiente, Di Stallo. “Questa tragedia – dicono i sindacati – è il risultato di un’organizzazione del lavoro che non garantisce l’incolumità fisica e la sicurezza sul posto di lavoro”. Il mezzo, frattanto, è stato posto sotto sequestro, mentre per il conducente, che è patrocinato dall’avvocato Salvo Maltese, scatterà d’ufficio l’accusa di omicidio colposo. La famiglia della vittima si è affidata all’avvocato Enrico Tedeschi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia municipale di Scicli che hanno avviato le indagini, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Modica. Saro Cannizzaro

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa