Modica: Il ponte della “discordia”. Si fa o non si fa? A Modica lo vogliono!!!

“Il gruppo consiliare dell’Udc sceglie di difendere le ragioni della Sicilia, schierandosi per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e ribadisce la centralità strategica dell’opera”. E’ Uccio Mania, capogruppo consiliare centrista, a presentare un ordine del giorno al consiglio comunale, perchè – dalla città della Contea -parta una convinta battaglia per convincere il parlamento a rivedere la decisione sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. “Siamo assolutamente determinati ad utilizzare tutti gli strumenti civili ed istituzionali per affermare la nostra posizione politica e per impedire uno scippo illogico a danno della Sicilia e dei siciliani – scrive Uccio Mania. Il ponte, opera di elevata ingegneria ed urbanistica, è l’infrastruttura alla quale è connesso un disegno di rete di trasporto ferroviario e stradale, alla base della programmazione di un corridoio che, da Berlino, giunge fino a Palermo, prevedendo il completamento dell’alta velocità ferroviaria da Napoli a Villa San Giovanni, e la modernizzazione della rete fino a Palermo. La mancata programmazione dell’attraversamento stabile dello Stretto, può provocare, per ricaduta, il disimpegno a finanziare tutte le infrastrutture strettamente connesse a tale realizzazione. Non è più tempo di proclami ideologici – conclude il capogruppo consiliare dell’Udc – nè di inventare problemi pseudo-realistici, la realtà pesa come un macigno: il futuro dei siciliani implica senza reticenze, la costruzione del ponte”. Nell’ordine del giorno si impegnano tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia, ad esprimere il proprio dissenso rispetto ad una scelta che penalizza la Sicilia ed il Meridione; si invita,inoltre, il Presidente della Repubblica ad intervenire presso il governo nazionale, affinchè non venga ancora una volta, non solo ignorata una reale esigenza e volontà della Sicilia ma, soprattutto, non venga calpestata la dignità di un popolo, della sua storia, delle sue tradizioni e del suo autonomo progetto di sviluppo.

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