La regione penalizza Scicli. Esclusi dai finanziamenti “PIR” i due incroci di Jungi

L’amarezza dell’assessore Giuseppe Savarino. L’amministrazione valuterà se opporsi all’esclusione dal finanziamento di 490 mila euro

 
La Regione siciliana penalizza Scicli, escludendo dai finanziamenti “Pir” la realizzazione delle due rotatorie negli incroci di Jungi, quello del viale Primo Maggio e quello di via Galileo Ferraris. L’amministrazione comunale, spiega l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Savarino, si riserva di presentare ricorso contro la graduatoria resa nota dal Dipartimento Regionale dei Lavori Pubblici, con cui si taglia fuori Scicli dal finanziamento di 490 mila euro nell’ambito del “Pir, Rete ecologica siciliana, sistemi integrati ad alta naturalità dei Sicani, degli Iblei, dei Peloritani e delle Isole Minori”. Per la richiesta di finanziamento era stato scelto il quartiere Jungi perché incluso in una perimetrazione previsto dal bando. “Si tratta di finanziamenti europei (la misura è la 5.02 a valere sul Por Sicilia 2000-2006) da cui la città resta inspiegabilmente esclusa” –afferma Savarino-. L’amministrazione comunale, dopo aver valutato i motivi che hanno portato i funzionari regionali a preferire progetti di altre città iblee, decideranno se presentare ricorso contro un’esclusione che sembra del tutto arbitraria.

Le due rotatorie in questione servirebbero a snellire il traffico in entrata e in uscita dalla città. Una è prevista, lungo l’asse del viale I Maggio, all’altezza dell’ex S7, all’incrocio tra il viale I Maggio e la via dei Fiori, la seconda in sostituzione del semaforo che disciplina l’intersezione tra il viale I Maggio, la via Ferraris e la via Ponchielli, altrimenti conosciuta come la “strada bianca”.

Giuseppe Savà

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