Pianeta sanità, riesplode la polemica Il manager Ausi nel mirino del sindaco per la sospensione del servizio ambulatoriale di cardiologia

Sospensione del servizio ambulatoriale di Cardio­logia nel plesso sanitario ex Inam di via Vittorio Veneto mentre cresce la protesta..e si hanno ri­sposte giustificative da parte dell’Azienda sanita­ria n.7 c’è da registrare una dura replica del sin­daco Piero Torchi nei confronti del direttore gene­rale dell’Ausi, Fulvio Manno. "La risposta del direttore Manno sui servizi di Cardiologia a Modi­ca – dice, tra l’altro il primo cittadino – è perfetta­mente in linea con il comportamento degli ulti­mi mesi; una perfetta sintesi di mancato rispet­to delle istituzioni, di assenza di ogni visione strategica e, soprattutto, di mancata attenzione verso i bisogni reali di un territorio che il sinda­co ha tutto il diritto, oltre che il dovere, di soste­nere e contrattare con chi è preposto a trovare le soluzioni, nell’esclusivo interesse della cittadi­nanza e non giudicare i comportamenti di sog­getti legittimati dal consenso popolare a guidare le amministrazioni, e non funzionari designati da un ramo dell’amministrazione regionale".
In effetti il servizio di Cardiologia all’ex Inam è stato soppresso sin dal 1 maggio scorso e i malu­mori per i disagi dell’utenza e quindi le proteste a vari livelli sono stati sempre più frequenti. "Ho atteso con pazienza – continua il sindaco – la fine della campagna elettorale per non incorrere in strumentalizzazioni, ma ormai questo compren­sorio non può più ignorare alcune pericolose disattenzioni che impoveriscono i servizi e metto­no a repentaglio la salute dei cittadini".
Torchi affronta anche la spinosa questione del­le "liste d’attesa, altro problema caratterizzato da continue contestazioni, e dice: "Provi il diretto­re generale a prenotare per via ordinaria una vi­sita specialistica, una Tac o una risonanza magne­tica e si accorgerà che settembre è la scadenza minima! Liste d’attesa, istituzione dell’Utic e po­tenziamento dei servizi ambulatoriali sul territo­rio sono tre priorità su cui si concentrerà la nostra azione di sollecitazione e su cui speriamo che si coaguli anche l’attenzione dei nuovi parlamenta­ri regionali . Attendiamo pertanto dal direttore generale dell’Ausi e dai suoi collaboratori rispo­ste idonee ed immediate e non mancanza di ri­spetto per le istituzioni e la città che rappresen­tiamo".
Per la Cardiologia all’ex Inam e per l’Utic all’o­spedale Maggiore, ma il malumore e le proteste si estendono a tutti i servizi sanitari si sta passan­do alla mobilitazione generale. Mentre il nodo del ripristino della struttura ambulatoriale di via Ve­neto può essere risolto in loco nell’ambito della stessa azienda tutto il resto, a partire dall’Unità coronaria di terapia intensiva passa dai vertici re­gionali.

GIORGIO BUSCEMA

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