Il restauro della chiesa del Salvatore fìnisce in Procura Il parroco, padre Bonincontro presenta un esposto

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(*cob*) Il Santissimo Salvatore deturpato dai lavori di restauro a Palazzo De Leva: a farlo rilevare è il vicario foraneo Don Um­berto Bonincontro, in qualità di responsabile della comunità ecclesiastica modicana ma anche in qualità di parroco della Chie­sa e di semplice cittadino. Don Umberto la scorsa mattina si è recato in Procura per depositare il relativo esposto. I recenti lavo­ri di restauro all’antico Palazzo De Leva hanno infatti portato alla realizzazione di una notevole sopraelevazione, che dalle foto aeree appare una sorta di mansarda. Questo ha comportato, nell’adiacente Chie­sa del SS. Salvatore, l’oscuramento parziale delle vetrate dipinte della parete di destra. Sono probabilmente più di 40 cm, circa un terzo della superficie della vetrata, quelli che risultano del tutto coperti dalla man­sarda del palazzo. Una realtà resa evidente dalla documentazione fotografica che met­te a confronto gli interni della Chiesa pri­ma e dòpo i lavori. Il vicario e i residenti si chiedono dunque con quale tipo di autoriz­zazioni si siano realizzate queste modifi­che, tenuto conto dei vincoli a cui la zona in pieno centro storico dovrebbe essere soggetta. D’altro canto risponde l’assesso­re Cernito, secondo cui i lavori, comprensi­vi di sopraelevazione, sarebbero stati auto­rizzati dal Genio Civile nell’ambito di una conferenza di servizi cui presero parte anche la Soprintendenza e l’Ufficio Tecnico Comunale per intervenire sul Palazzo con una serie di modifiche strutturali.


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