«Bonifica nella splendida Conca del salto» Richiesta la pulitura dell’alveo del torrente che alimenta la cascata d’acqua che rende suggestivo il sito

Conca del Salto: chiesta la ripulitura dell’alveo del torrente Fiumara, che alimenta la cascata d’acqua che rende suggestivo il sito. Sono stati alcuni escursionisti in visita nelle meravigliose grotte carsiche, costellate da una miriade di stalattiti e stalagmiti, a segnalare il problema, chiedendo a vari organi istituzionali d’intervenire con urgenza. Ci sono sparsi rifiuti d’ogni genere, compreso parecchio materiale non biodegradabile, trasportati dalle acque piovane che hanno ingrossato il torrente Fiumara. Tutto è da rimuovere, per non parlare poi di massi e detriti che costituiscono motivo di preoccupazione ai fini della sicurezza, essendo alterato l’assetto idrogeologico della zona. Intanto si parla sempre più di recupero ambientale della Conca del Salto. L’intervento dovrebbe essere finalmente possibile grazie al Pit «Le vie del barocco». Il progetto rientra nell’ambito degl’interventi sull’ambiente del Piano integrato territoriale Por-Sicilia 2000-2006, prevedendo un importo di euro 325.370. E’ da tempo che soprattutto ambientalisti ma anche associazioni culturali e di volontariato si battono per cercare di recuperare e salvaguardare il suggestivo sito. C’è molto da valorizzare nella zona del Salto dove qualche migliaio di anni fa tutta la vallata si ritiene che dovesse costituire un unico e grande sistema carsico.
Una conferma viene certamente dalle tracce di carsismo che sono presenti in alto nelle pareti della valle e che si estendono per circa cinquecento metri più a sud della posizione attuale della grande cascata d’acqua. Si è anche ritenuto da parte di vari studiosi che ci sia ancora tanto da scoprire all’interno della famosa Grotta del Salto. L’azione di erosione delle acque ha determinato nel tempo una regressione a nord del «salto» dell’acqua, cosicché la grotta sottostante potrebbe costituire l’appendice avanzata del fenomeno. E’ senz’altro da valorizzare e far fruire, come hanno avuto modo di dire in varie occasioni diversi esperti, l’interno della grotta, che è da accostare a quelle famose di Castellana. La «sala dei lampadari», come è stata denominata dal Gruppo Grotte di Ragusa che la scoprì nel 1975 in seguito a diverse escursioni, è senz’altro fra le più interessanti del sud Italia. Lo scorrere del torrente fa sì che, attraverso l’abbondante stillicidio, il fenomeno carsico continui e sia ancora attivo. Il patrimonio di stalattiti e stalagmiti nell’area della Conca del Salto, ove c’è la sorgente d’acqua potabile che alimenta a valle la condotta idrica dell’abitato di Scicli, è stato in parte ridotto dalle mutilazioni operate da visitatori.
Tra l’altro a Modica l’artistico presepe di Santa Maria di Betlem, che il frate Benedetto Papale ese-guì nel 1882, venne realizzato mediante materiale prelevato proprio dalla Grotta del Salto.
GIORGIO BUSCEMA

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa