Gli adulti e il gioco, i meccanismi racchiusi in un questionario

MODICA. Dea delle arti, della saggezza e della sapienza, ma anche della guerra e dell’intelligenza, Minerva ha dato il nome ad un interessante progetto del liceo artistico ‘Tommaso Campailla’. Si tratta di un progetto del fondo sociale europeo, di 120 ore, suddiviso in due parti: la prima affidata alla cooperativa Daera e la seconda al Consorzio La Città Solidale, che rientra nel progetto Pon (Programma Operativo Nazionale) 2000-2006 ‘La scuola per lo sviluppo’. Un accostamento, in poche parole, degli studenti al mondo lavorativo, per comprendere e conoscere bene l’organizzazione di cooperative messe su da giovani intraprendenti, e anche ravvicinamento al campo sociale, nel quale sono numerose le categorie deboli che necessitano del nostro aiuto e della nostra presenza, perché ci si renda conto in ogni istante della loro esistenza e dei loro bisogni.
Nello specifico, la cooperativa Daera ha avuto il compito di avvicinare i ragazzi alla ricerca sociale, avviandoli alla conoscenza di alcuni degli strumenti e dei concetti dell’antropologia, attraverso una formazione iniziale con lavori di gruppo, giochi, lezioni frontali, che hanno facilitato un’introduzione all’antropologia. L’avvio vero e proprio del progetto curato da Daera è stato con l’individuazione del tema ‘Gli adulti e il gioco’, argomento della ricerca da effettuare e sperimentare con i ragazzi, scelto in base alle proposte del Centro di Aggregazione Giovanile Aria, che ha ospitato gli stagisti per buona parte dello svolgimento. “Un lavoro – ha detto la prof Lina Pitino, di lettere, tutor del progetto insieme alla prrif.ssa Gabriella Fronte – che ha interessato particolarmente i ragazzi, data la costituzione di gruppi che hanno lavorato per approntare un questionario da somministrare alla popolazione residente a Modica, tenendo in conto soprattutto dell’opinione dei giovani in merito alla tematica prescelta. Subito dopo si è passati a quella che può essere considerata la parte più coinvolgente per gli studenti, quella in cui, carta e penna in mano, sono scesi in campo per le interviste”.
Gli studenti del liceo artistico ‘Campailla’ hanno lavorato a coppia in diversi quartieri della città e, successivamente, nel laboratorio d’informatica del liceo, hanno raccolto i dati in un file, realizzando un dossier. Facilitare la transizione scuola-lavoro, promuovendo lo sviluppo di una cultura del lavoro come progetto personale, è stato uno degli obiettivi perseguiti dal percorso di formazione del Consorzio La Città Solidale, che si è prefissato, inoltre, di promuovere lo sviluppo di una cultura del lavoro come progetto personale, facendo sperimentare un ruolo professionale, sostenendo l’apprendimento di nuove competenze attraverso l’osservazione e l’azione, favorendo l’esperienza diretta nel mondo della cooperazione sociale. Un progetto interessante, che ha permesso, dunque, agli studenti di fare esperienza diretta nel mondo del sociale e del lavoro, presso la Cooperativa sociale Esistere di Ragusa, che svolge attività di legatoria, di serigrafia e assemblaggio di mosaici e che inserisce in ambito lavorativo disabili fisici; la Cooperativa sociale Isola Iblea di Ragusa, che gestisce due comunità alloggio per pazienti psichiatrici, e la Cooperativa sociale Educere, che gestisce attività educative, di socializzazione, animazione e ludiche rivolte a minori. A completamento dell’esperienza formativa, gli stagisti hanno partecipato a un corso di 30 ore di attività di orientamento, finalizzato a facilitare la transizione scuola-lavoro mediante il raccordo fra sistema dell’istruzione e realtà universitarie e produttive. Del progetto, che si pone, quindi, finalità importanti, va fiero il dirigente scolastico, prof. Salvatore Carpanzaio, che ha apprezzato molto il lavoro effettuato da insegnanti e studenti.
Saggezza, sapienza e in:elligenza, delle quali la dea Minerva è il simbolo, si trovano racchiuse nei progetto ‘Minerva 2’, nel quale la terza caratterstica dì Minerva, la guerra, si trova bene rappresentata dagli studenti che scendono in campo fortemente decisi a fare esperienza a contatto con i minori, cori diversamente abili, ecc. per intraprendere un rapporto d’amicizia e di scambio reciproco; e, sul piano lavorativo, nomi tirano indietro di fronte alla prospettiva del lavoro e della fatica, anzi, armati di tutta la volontà possibile, apprendano dalle cooperative con le quali sono itati in contatto metodi e progettazione del lavoro. VALENTINA RAFFA

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