Marina, sbarco «fai da te» a Punta Regilione Il peschereccio si arena: bloccati 9 migranti

Si sono dichiarati tutti cittadini palestinesi ma le forze dell’ordine ritengono siano, invece, egiziani.
Un nuovo sbarco, il primo in assoluto del nuovo anno sulla costa modica-na. Un viaggio della speranza “fai da te”, almeno questo quanto hanno fatto intendere al momento dello sbarco, avvenuto ieri mattina a Punta Regilione di Marina di Modica. Nove clandestini la cui imbarcazione si era arenata al largo e che, in breve, sono stati soccorsi e portati sulla terraferma da polizia, carabinieri e guardia di finanza oltre ai mezzi della Capitaneria di Porto di Pozzallo. A dare l’allarme era stato un residente della frazione balneare modicana. Sarebbero tutti e nove componenti ed equipaggio del natante, almeno secondo quanto è stato appurato dalle testimonianze delle persone residenti nella zona e che hanno assistito allo sbarco. Il motopeschereccio a strascico, in buonissime condizioni, è stato avvistato intorno alle 7,30 ed immediatamente è stato informato il 113. L’imbarcazione di circa dodici metri, si era già incagliata e da essa etano scesi i nove nordafricani, tutti uomini di età compresa tra i venticinque e di trent’anni.
Sono state le stesse forze dell’ordine a parlare di un viaggio in autogestione.
I nove colored avrebbero, infatti, attraversato il Canale di Sicilia tentando la sorte in proprio, senza passare attraverso le organizzazioni che trafficano immigrati.
II litorale di Punta Regilione è quello dovè, due mesi fa, erano annegate dodici persone sempre durante uno sbarco anche se complessivamente furono più di venti i cadaveri rinvenuti. Già ieri pomeriggio il gruppo è partito alla volta del Centro di Accoglienza di Caltanissetta.
Qualche problema ha riguardato un guasto alla tanica del carburante del natante, che ha cominciato a riversare in mare la benzina. Le forze dell’ordine hanno provveduto immediatamente ad arginare l’inconveniente. SA.C.

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