MODICA Il processo a carico del consigliere Gerratana Sfilata di 13 testimoni.

MODICA – La trasmissione degli atti alla Procura e stata chiesta ieri pomeriggio dal pm Monica Monego per un teste “smemorato”, sentito assieme ad altri 12 nell’ambito dell’ultima udienza del processo per estorsione e millantato credito a carico del consigliere comunale del Movimento per L’Autonomia a palazzo San Domenico Nino Gerratana, difeso dagli avvocati Carmelo Scarso e Carmelo Ruta.
Dopo aver rischiato l’accusa di reticenza, un usciere del comune si e all’improvviso ricordato più particolari, cominciando a rispondere alle domande del pm su uno delle decine di assegni che sarebbero stati ricevuti dall’imputato, ufficialmente a titolo di pagamento per il lavoro di consulenza svolto per conto dell’accusatore, vale a dire Angelo Savarino, titolare dell’impresa di pulizie «Delfino» e autore della denuncia sporta in commissariato a carico di Gerratana, a suo dire reo d’avergli estorto ingenti somme di denaro in piu episodi.
Dinanzi al giudice Giovanna Scibilia i 13 teste, tra impiegati e funzionari dell’ente di palazzo San Domenico e dell’Ausl 7, hanno riferito d’essersi visti presentare in piu occasioni Gerratana e Savarino in qualita di soci per ottenere l’affidamento di appalti pubblici in favore della «Delfino». Dopo circa tre ore, il processo e stato dunque rinviato al 9 febbraio, sempre in sessione pomeridiana. (a.d.r.)

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